Le relazioni all’interno della famiglia, coppia, gruppo di amici e lavoro, possono essere fonte di disagio se il problema sorto all’interno è gestito in modo inadeguato. Talvolta è la relazione con me stesso che inficia i rapporti, oppure quella con “gli altri”, o infine la relazione con il mondo, le quali a un certo momento diventano parte di un circolo vizioso difficile da gestire. Tale circuito può esplicare la sua azione in due diversi modi: può bloccare le reazioni della persona, mentre dall’altra parte può attivarle eccessivamente. Quale sia la via d’azione, questa può degenerare fino a diventare patologia.
Qualsiasi sia l’ambito di disagio, famiglia, coppia, lavoro, sociale o amicale, esso è quindi determinato da modi disfunzionali di percepire e reagire nei confronti di quello che ci accade. Ciò significa rispondere in maniera distorta, inadeguata alla nostra realtà, impedendoci così di gestirla proficuamente.
Fine ultimo della terapia strategica è portare la persona alla ridefinizione delle sue relazioni, dopo aver bloccato le sue tentate soluzioni e fatto in modo di rendere le sue percezioni e reazioni più funzionali attraverso specifici stratagemmi. Infatti modificando le reazioni si modificano di conseguenza le percezioni, le quali a loro volta cambiano le percezioni costruendo il nuovo equilibrio. Questo lavoro consente di far superare completamente e definitivamente il problema.
Accade a volte, nel contesto dei problemi relazionali, di fare un percorso di consulenza strategica invece di intraprendere una vera e propria psicoterapia. Qualora il problema si tratti solo di confrontarsi con i propri limiti, si utilizzeranno tecniche di problem solving strataegico per trasformarli in risorse e raggiungere così gli obiettivi che la persona si ha fissato.
Grazie alla ricerca empirica continuamente in evoluzione presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo e gli studi affiliati, è possibile affermare che negli ultimi vent’anni, l’82% dei casi di problemi relazionali nei diversi contesti è stato risolto in un numero di sedute molto ridotto.